Incontro “estivo” con il Presidente di Confcommercio Sicilia all’indomani del periodico aggiornamento Istat sulla situazione del lavoro in Italia. Dati non certo rassicuranti per l’economia del Paese, quelli presentati dall’Istat: per la prima volta dopo 8 mesi, a maggio cala il numero degli occupati e di contro torna a crescere la disoccupazione, che invece ad aprile era in regresso. I “numeri”, in percentuale, parlano chiaro: il tasso di disoccupazione risale all’11,3 per cento a maggio, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, la disoccupazione giovanile tocca il tetto del 37 per cento, 51 mila occupati in meno rispetto al mese di aprile. Sono i dati che mostrano lo spaccato dell’Italia di oggi sul piano nazionale, in Sicilia la situazione, soprattutto per quanto riguarda i giovani, presenta aspetti ancora più gravi non troppo quantificabile sul piano delle statistiche. Sarà un’estate “calda”, e la ripresa autunnale non fa intravedere un orizzonte tanto diverso. Eppure il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, appare fiducioso: “Non è questione d’essere ottimista. In fondo i dati complessivi annuali non sono così negativi come possono registrarsi tra un mese e l’altro…”.
Ma Confcommercio come si proietta nell’immediato futuro, in special modo considerando la condizione di precarietà in cui versano i giovani in Sicilia?
Pietro Agen risponde all’interrogativo: “Programmando, così come Confcommercio sta facendo da tempo, iniziative che danno prospettive concrete, e non false illusioni, ai giovani. Iniziative basate sulle potenzialità esistenti, come quelle che riguardano l’ampia sfera del Turismo che non deve essere limitata, ma che deve essere utilizzata in ogni suo aspetto .Questo significa dare opportunità di lavoro ai giovani.”.
A seguire, l’intervista di Salvo Barbagallo a Pietro Agen.
Riprese audio e video di Domenico Anastasi